Shogomanga
Spreriamo che siano in tanti ad accompagnare, con un gesto di concreta solidarietà, il progetto shogomanga in Burundi che è un piccolo paese africano che detiene però un record agghiacciante, quello di avere il maggior numero di orfani al mondo: 800mila, ovvero il 10% della popolazione. Ecco perché il progetto shogomanga, che nella lingua locale significa "buon cammino", è una di quelle gocce che possono scavare la roccia.
L'obiettivo è quello di realizzare un orfanotrofio per cento bambini con le caratteristiche della casa famiglia su un terreno situato a 65 chilometri a sud della capitale Bujumbura, a 5 km da Rumonge, nei pressi del lago Tanganyka. Promotori e anime del progetto sono le suore Benedettine della Provvidenza di Genova e un gruppo di volontari tra i quali don Giuseppe Piana, parroco di Cassine, e poi l'architetto di Ovada Giorgio Olivieri e il fotografo di Vado Ligure Fulvio Gazzoli (sue le foto che pubblichiamo), autore di un reportage che diventerà un libro per finanziare l'operazione.
Le suore Benedettine genovesi operano da tempo con varie missioni in Burundi. "A febbraio - racconta l'architetto Olivieri - assieme a suor suor Lucia Bianchi e suor Mediatrice siamo stati ricevuti dal Presidente della Repubblica Pierré Nkuruziza che si è dimostrato sensibile al nostro progetto. Dopo questo colloquio ho telefonato al console Guido Ghirini il quale si è messo subito in moto per avere un appuntamento con il ministro dell'urbanistica Anatole Kanyenkiko". Ad aprile era stato individuato il terreno e l'architetto ha iniziato la stesura del progetto assieme al collega Fabio Pastorino. A questo punto si parte con un primo finanziamento ma strada facendo serviranno altri aiuti.
"Il Burundi - spiega Olivieri - è attualmente classificato tra i dieci paesi più sfavoriti del pianeta, principalmente a causa della crisi sociopolitica e guerra civile risalente ad una quindicina di anni fa. I lunghi anni di guerra hanno devastato la popolazionee le conseguenze sono tuttora ampiamente visibili nelle condizioni di vita, in particolare dei bambini rimasti orfani di unoo di entrambii genitori. Per il conflitto etnico, l'aids o semplicemente la povertà".
Il progetto prevede la costruzione di una struttura in grado di accogliere circa 80-100 bambini di età compresa tra0e 18 anni, togliendoli dalla strada e dalla disperazione, offrendo loro assistenza, protezione, cibo ma soprattutto tanto amore e il calore di una "famiglia" che si prenda cura di loro. Il progetto prevede inoltre di coinvolgere altri bambini poveri che tuttavia hanno parenti o conoscenti che possono prendersi cura di loro. Questa seconda modalità consentirà di coinvolgere circa altri 1.000 bambini. Per ogni versamento intestare a: Onlus "Amici di Benedetta Cambiagio per la solidarietà tra i popoli". Conto corrente postale: c/c 51738987. Info al: 0103629131 o contattare il parroco don Pino.